Rosato terre di Chieti IGT

Realizzato con il fiore del montepulciano d'Abruzzo, una pressatura soffice e una fermentazione a temperatura controllata.

Tipologia: Rosato
Denominazione: Terre di Chieti IGT
Uvaggio: 100% Montepulciano d’Abruzzo
Titolo alcolico in etichetta: 13% 
 Area: provincia di Chieti
Altitudine: 130 mt.s.l.m
Produzione per ettaro: 120 quintali
Modalità di raccolta e periodo: a mano nella prima settimana di settembre 

Modalità di servizio:

Temperatura di servizio: 11 °C 
Abbinamenti: si presta in maniera eccellente con pasta, formaggi freschi, pizza e pesce

Trebbiano d'Abruzzo DOP

Note floreali e aromi di frutta, un vino di buona struttura con gusto minerale, conferitogli dalla vicinanza al mare dei nostri vigneti.

 Tipologia: Bianco
Denominazione: Trebbiano D’Abruzzo dop
Uvaggio: 100% Trebbiano abruzzese
Titolo alcolico in etichetta: 13% 
 Area: provincia di Chieti
Altitudine: 100 m sul livello del mare
Modalità di raccolta e periodo: raccolta a mano nella seconda settimana di settembre 

 

Modalità di servizio:

Il gusto leggermente sapido di questo vino lo rende perfetto per accompagnare carni bianchi e piatti di pesce, formaggi maturi o semi-maturi serviti con confetture o miele. Temperatura di servizio 11 °C. 

Montepulciano d'Abruzzo DOP

Colore rosso rubino con brillanti sfumature violacee, ampi profumi di frutta rossa, vaniglia e fini note speziate. 

Tipologia: Rosso
Denominazione: DOP  Montepulciano D’Abruzzo
Uvaggio: 100% Montepulciano
Titolo alcolico in etichetta: 14%
 Area: Provincia di Chieti
Altitudine: da 150 a 300 mt.s.l.m
Metodo di coltivazione: pergola abruzzese
Modalità di raccolta e periodo: raccolta a mano nella seconda metà di Ottobre 

Modalità di servizio:

Perfetto per accompagnare primi piatti saporiti, arrosti, tonno alla griglia, insaccati formaggi semi stagionati. Servire a 18-20 °C. 

Elisir di ratafià

La ratafià è un liquore a base di Montepulciano e amarene, ottimo digestivo e non solo.

Del Ratafià abruzzese si hanno tracce fin dalla metà dell’Ottocento, quando lo scrittore teramano Alessio de Berardinis legava l’elisir a base di amarene e Montepulciano d’Abruzzo alla stipula degli atti. Da qui la frase: ut rata fiat. La conclusione era una stretta di mano e un brindisi con un bicchiere di “sangue morlacco”, nome d’effetto di questo liquore ideato da quel pubblicitario ante litteram che fu Gabriele D’Annunzio.

Genziana d'Abruzzo

Liquore ottenuto dalle radici di genziana raccolte ai piedi del Gran Sasso, un vero tesoro dei saperi antichi delle genti d'Abruzzo.

Il nome generico deriva dal latino“gentiane”, che secondo Plinio e Dioscoride fa riferimento a Gentius, re dell’Illiria vissuto intorno al 180 a.C., che secondo la leggenda fu il primo a scoprire le proprietà medicinali e digestive della radice di genziana. L’epiteto specifico deriva dal latino “luteus-a-um”, giallo, in riferimento al colore dei fiori.